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Le PMI e la rivoluzione digitale
Dall’ultima ricerca “We Are Social” datata Gennaio 2020, su un totale di 60.51 milioni di italiani, l’82% (49,48mln) è connesso ad Internet.
L’economia italiana, la cui spina dorsale è rappresentata dalle PMI (piccole e medie imprese), ha dovuto adattarsi ai rapidi e drastici cambiamenti delle relazioni con i consumatori. Ha dovuto farlo soprattutto per via del “potere di scambio” che l’utente finale ha acquisito con le Nuove Tecnologie. La presenza on-line delle imprese, non è più una scelta innovativa, bensì è divenuta necessità per non finire nel dimenticatoio, a fronte dell’elevato numero di “connessi”. Un insieme di fattori rendono ancor più imprescindibile una presenza costante sul network, per stabilire un primo presidio e cogliere i frutti di un rapporto più stretto e diretto con il proprio pubblico di riferimento. Sono ben 35 milioni gli italiani che scelgono di essere attivi sui Social Network, circa il 58% della popolazione italiana (60.51 milioni), che non solo incontrano virtualmente gli amici, condividendo momenti di svago e divertimento, ma cercano informazioni, dialogano e si scambiano opinioni.
Un’impresa che si trovi ad affrontare l’attuale Rivoluzione Digitale, deve comprendere che la Comunicazione che la riguarda, non è solo quella proveniente dall’azienda stessa, controllata e pianificata. Che lo si voglia oppure no infatti, sulla Rete TUTTI hanno la possibilità di esprimere il proprio parere su qualsiasi cosa. Un utente che abbia avuto un’esperienza diretta o indiretta con un prodotto e/o un servizio, sarà spinto a consigliarlo o meno, attraverso i canali disponibili, generando un eccezionale flusso di comunicazione, non governabile.
Fare i conti con i Social Network.
E’ necessario dunque, individuare un piano d’azione per stabilire come monitorare ed intervenire, rispetto a quello che “gli altri dicono” sulla nostra azienda. Internet è diventato il luogo per eccellenza, dove creare, accrescere e mantenere la REPUTATION (reputazione aziendale). Pertanto, sottovalutare la portata e la potenza dei Social Network Sites, a partire dai più democratici ed affollati come Facebook, ai tematici come YouTube e Instagram, fino ad arrivare alle piattaforme professionali come Linkedin e Pinterest, non è una buona strategia di Marketing. La molteplicità dei canali a disposizione, mette in evidenza un ulteriore elemento rilevante sull’argomento, ovvero l’importanza di essere credibili, adottando sempre lo stesso stile, lo stesso tono di voce, lo stesso coerente messaggio rappresentativo dei valori di base dell’impresa, un lavoro non da poco per le nostre PMI. Se ci atteniamo ai dati Istat: solo il 4,7% delle imprese ha un elevato livello di digitalizzazione in Italia. Secondo il Rapporto annuale dell’Istituto di statistica, l’80% delle aziende nella Penisola è caratterizzato da un basso profilo tecnologico sul piano dell’ICT (tecnologie riguardanti i sistemi integrati di telecomunicazione). Mancano le competenze, le risorse interne, per questo un numero sempre maggiore si rivolge ad Agenzie di Comunicazione Digitale. Queste Web Agency si occupano di curare il marketing on-line, a partire dalla programmazione della presenza su web, alla creazione di contenuti originali e interessanti, con i quali attrarre nuovi clienti, alla definizione degli obiettivi periodici, fino al mantenimento di un elevato standard qualitativo del Servizio Clienti. Insomma, mentre l’economia del nostro Paese, attraversa un momento di passaggio fondamentale per il futuro, ma che spaventa i “non addetti ai lavori”, c’è sempre una soluzione per affrontare e superare l’ostacolo. Non è saggio per un’attività, restare immobili mentre tutto intorno si evolve e cambia, d’altronde come afferma il Maestro del Marketing, Philip Kotler “Vi sono due tipi di imprese: quelle che cambiano e quelle che scompaiono”. E tu, quale futuro immagini per la tua impresa?